Descrizione

La piccola Chiesa dei Mortini di San Pietro in Pirolo sorge, immersa nella campagna, in un contesto che rimanda alla storia medievale di Pizzighettone, un territorio che, già in epoca romana, era ricco di presenze religiose e monastiche. La chiesa stessa è stata costruita probabilmente nel XII secolo, come parte di un più ampio insediamento rurale, e prende il nome dal termine "Mortini", che si riferisce a un'antica confraternita o, secondo alcune interpretazioni, all'uso del luogo come cappella per i defunti. La sua facciata a capanna, semplice ma affascinante, è arricchita da un pronao che si sviluppa su tre lati. Questo particolare architettonico è tipico delle piccole chiese di campagna, che in passato fungevano non solo da luoghi di culto, ma anche da centri di aggregazione per le comunità rurali. Il pronao, con il suo spazio coperto, era inoltre utile per le celebrazioni liturgiche all'aperto, soprattutto durante le festività estive. Sulla parete laterale dell'edificio adiacente alla chiesa si conserva un frammento di epigrafe, che potrebbe risalire all'epoca medievale o all'inizio dell'epoca moderna. Insieme ad essa, una croce in legno di evidente valore simbolico e storico segna la continuità del culto cristiano in questa zona. Una peculiarità della chiesa, che non passa inosservata, è la vernice bianca con cui è stata recentemente ridipinta. Sebbene questa scelta stilistica dia alla chiesa un aspetto luminoso e pulito, la vernice bianca si discosta dalle tradizioni architettoniche della zona, dove le chiese di campagna erano solitamente caratterizzate da tonalità più calde e materiali più rustici, come il pietra locale.