
Descrizione
La Chiesa di San Cristoforo, oggi sconsacrata, si trova nel cuore del centro storico di Lodi ed è un esempio affascinante di architettura che unisce storia, leggenda e trasformazioni nel corso dei secoli. Eretta intorno al 1300, la chiesa fu costruita per celebrare un voto dei cittadini lodigiani, che, secondo la tradizione, furono liberati dal drago Tarantasio, creatura mitologica abitante del Lago Gerundo, ormai prosciugato. Originariamente officiata dall'Ordine degli Umiliati, nel 1552 la chiesa passò sotto la gestione degli Olivetani, congregazione monastica, che intrapresero una completa ricostruzione dell’edificio e del monastero annesso. I lavori di ristrutturazione iniziarono nel 1563 su progetto dell'architetto Pellegrino Tibaldi. Con la soppressione degli ordini religiosi nel 1798, la chiesa e il monastero furono trasformati: la chiesa divenne una stalla, mentre il monastero venne adibito a caserma. Tuttavia, nel 1954, la chiesa fu restaurata su progetto dell’architetto Alessandro Degani, venendo riconsacrata e riportata al suo antico splendore. Durante il restauro, l’edificio fu anche ricostruito per ripristinarne l’aspetto originale. Negli anni successivi, però, la chiesa fu nuovamente sconsacrata e ceduta al Comune di Lodi in comodato, che la destinò a spazio espositivo. Nel 2018, la proprietà passò nuovamente alla Diocesi di Lodi, che ha in programma di trasformarla in un Museo di Arte Sacra.