Il Palazzo Vistarini è situato all'angolo tra Piazza della Vittoria e Corso Vittorio Emanuele II. Costruito nel Trecento, il palazzo originariamente fungeva da residenza fortificata per l'influente famiglia ghibellina dei Vistarini, dalla quale prende il nome. Nel corso dei secoli, l'edificio ha subito numerosi rimaneggiamenti e rifacimenti che ne hanno modificato l'aspetto originale. Prima del 1698, il palazzo si estendeva ben oltre l'attuale configurazione, arrivando a occupare un'area molto più vasta che comprendeva parte dell'attuale Corso Vittorio Emanuele II. Tuttavia, a seguito delle difficoltà politiche e finanziarie della famiglia Vistarini, l'edificio venne acquisito nel 1698 dal Giovanni Paolo Barni, che lo trasformò in una dimora privata. L'edificio conserva ancora oggi tracce del suo antico splendore, con una facciata in stile gotico, caratterizzata dall'uso di mattoni e abbellita da monofore decorate con cornici in cotto, e da eleganti archi a sesto acuto che adornano il portico sottostante. All'interno, alcuni affreschi originali sulle volte e nel portico testimoniano la ricchezza artistica del palazzo, che, grazie alla sua grande altezza, doveva consentire, per decreto dei decurioni cittadini, il passaggio di un uomo a cavallo. Il portico conserva intatta l'altezza del soffitto, uno degli aspetti distintivi dell'edificio, che conferisce a Palazzo Vistarini un aspetto imponente e suggestivo.